Una giornata alla scoperta dell’olio e del gelato con Olio Sagra
Nella splendida cornice dell’Agriturismo La casa rossa, sito all’interno del Parco Naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, il 20 Maggio scorso ho preso parte insieme ad altri food blogger ad una giornata interamente dedicata all’olio d’oliva. Questo fantastico prodotto è un vero e proprio pilastro della tradizione agroalimentare dei popoli del Mediterraneo. Le prime coltivazioni d’olivo in Medio Oriente risalgono a 6.000 anni fa. Grazie ai greci, poi, la coltivazione dell’olivo si diffuse nel bacino del mediterraneo divenendo poi un elemento cardine dell’alimentazione dei Romani. Nel Medioevo e nel Risorgimento la nostra Penisola fu il maggiore produttore d’olio d’oliva al mondo. Una tradizione antichissima quella dell’olio d’oliva, la cui valenza nutrizionale nel XXI grazie al successo della dieta mediterranea, viene rivalutata e indagata sempre più.
La giornata è stata organizzata dal gruppo Salov, azienda nata nel 1919 e che dagli anni 50 produce l’Olio Sagra, ormai famoso in tutta Italia. Ed è proprio Daniele Piacentini che svolge un ruolo di primo piano all’interno di Salov, occupandosi della selezione dei migliori extra vergini presenti sul mercato per poi miscelarli tra loro per creare un prodotto finale di qualità, a guidarci nella fase iniziale di questo nostro viaggio alla scoperta dell’olio extra vergine d’oliva e dei mille utilizzi che questo prodotto ha in cucina e non solo.
Sotto l’attenta supervisione e la guida di Piacentini, cominciamo un percorso di degustazione, cosa veramente insolita e affascinante per dei non addetti ai lavori, di alcuni oli prodotti dai tre paesi che sono i maggiori produttori mondiali d’olio d’oliva e che si affacciano tutti sul Mediterraneo, ossia Spagna, Italia e Grecia. Scopriamo così che, malgrado conti molto anche la qualità delle olive e il terreno di coltivazione, quello che veramente incide sulle qualità organolettiche dell’olio sono le condizioni ambientali e si chiarisce il perché i maggiori produttori d’olio si trovano nel Mediterraneo che con il suo clima favorevole garantisce produzioni di qualità superiore. Dopo un approfondito excursus sulla coltivazione, la raccolta e il metodo di produzione per ottenere un buon olio di qualità, siamo passati alla fase pratica della degustazione formando uno pseudo Panel di assaggio. Come si degusta l’olio? In teoria sembra molto semplice: si versa una piccola quantità di olio nel bicchiere, si scalda il bicchiere tra le mani così da rilasciare gli aromi volatili dell’olio, si porta il bicchiere vicino al naso e si inala 2 o 3 volte trattenendone la fragranza, poi si prende un piccolo sorso di olio, passandolo su tutta la superficie della lingua (ma mi raccomando senza inghiottire!), dopo si deve “strippare” succhiando l’olio con l’aria. In pratica, per farlo, bisogna essere dei veri e propri professionisti dell’assaggio, con precise capacità degustative, per capire se un olio è delicato, dolce, fresco, speziato aggressivo, piccante e così via. Noi blogger, tutti perfetti profani della materia, abbiamo avuto all’inizio pareri molto diversi, solo grazie alla guida di Daniele siamo riusciti ad arrivare ad una conclusione univoca, andando ad indagare nelle profondo le caratteristiche di ciascun olio che abbiamo degustato. Siamo partiti con un olio greco del Peloponneso della zona di Kalamata, per passare poi a un olio pugliese della zona del foggiano, per approdare, in fine, in Spagna con un olio prodotto in Andalucia a nord di Malaga. Infine , visto che per ottenere un olio equilibrato, che mantenga per un maggior tempo le sue caratteristiche è necessario miscelare più oli assieme, abbiamo degustato anche due blend: il Sagra Classico un mix di olio spagnolo, italiano e greco e il Sagra Oro un blend di oli esclusivamente di provenienza italiana.
Dopo esserci divertiti a giocare a fare i “panellisti” ed aver appresso moltissime nozioni interessanti sull’olio e la sua produzione siamo passati ad assaporare l’olio in cucina. Un gustosissimo pranzo a base di prodotti locali – salumi, formaggi, panzanella, pappa al pomodoro – preparato da Sandra Rosy Lotti della scuola di cucina Toscana saporita e dal suo staff ci attendeva nella veranda dell’agriturismo. Tutto ovviamente preparato e condito con Olio Sagra. A fine pasto, un non programmato sorbetto alla pappa al pomodoro, opera “del Bondi”, ha rinfrescato i nostri palati e i nostri animi, gradita anticipazione di quello che avremmo imparato e assaporato nel pomeriggio.
Dopo pranzo infatti ci siamo spostati in cucina, ad attenderci Vetulio Bondi, fiorentino Doc, che dal 1982, dopo aver viaggiato negli Stati Uniti per arricchire la sua esperienza formativa e non solo, è ritornato nella sua amata Firenze e nel rione di San Lorenzo ha aperto la sua gelateria I gelati del Bondi – Il Triangolo delle Bermuda. Un uomo dalla simpatia disarmante ma soprattutto un grande professionista appassionato e attento. Presidente della Associazione Gelatieri Artigiani Fiorentini , nata dall’unione di quattordici realtà fiorentine del gelato che hanno scelto di privilegiare materie prime a Km 0 esaltando così le caratteristiche dei prodotti toscani. Negli ultimi anni Vetulio Bondi (per gli amici “Il Bondi”) si è dedicato alla formazione, prima come volontario presso l’Istituto di Pena Minorile a Firenze, e poi presso la scuola Gelatieri Artigiani Fiorentini che nell’ultimo anno e mezzo ha formato più di 120 persone.
Col Bondi tra un selfie e l’altro, una battuta e una risata, si impara a fare il gelato e il sorbetto rigorosamente all’olio d’oliva. Si impara a riconoscere un gelato artigianale di qualità, le materie prime e le attrezzature fondamentali per la riuscita di un ottimo gelato. Le sue ricette per ottenere un buon gelato o sorbetto sono semplici, niente ingredienti strani come olio di palma o addensanti e miglioratori chimici, ma solo dolcificanti naturali, come addensante farina di carrubbe e acqua o latte a seconda che si prepari un sorbetto o un gelato. Ovviamente anche una buona gelatiera professionale, come quella che utilizza sempre il Bondi nella preparazione del suo gelato aiuta di sicuro a rendere i gelati ben cremosi, ma sicuramente sono la semplicità e la genuinità i veri segreti per ottenere un gelato artigianale buono, leggero e digeribile.
Dopo aver assaggiato le ottime creazioni del Bondi è arriva la fase creativa per noi blogger: la sfida consisteva nell’ impiattare in maniera originale il gelato e il sorbetto preparato dal Bondi accostandoli a nostro gusto a scaglie di parmigiano, pan di spagna all’olio, frutta, verdura e pancetta tostata. Assaggiando un po’ qua un po’ la è stato più il gelato e il sorbetto che ci siamo mangiati che quello che è finito nei piatti ma quel che conta è che ci siamo divertiti tutti assieme tra chiacchiere e risate.
All’ora dei saluti finali poi un’altra gradita sorpresa attende noi food blogger: una scatola regalo deliziosa dell’Erbario Toscano con prodotti per la cura per il corpo tutti a base d’olio d’oliva, più una bottiglia di Olio Sagra Oro. Ulteriore segno della cura che c’è stata nell’organizzare questa meravigliosa giornata da parte dell’azienda Salov e della social media manager che ha curato il tutto.
Ma initeressantissimooooooooo! Grazie! Non lo sapevo! 🙂
P.s. complimenti per il post!
Un caro saluto!
Si è stata una giornata molto interessante anche per me è stata una vera scoperta il mondo dell’olio che si è rivelato davvero interessante. Grazie per la visita e buona giornata