Fico: fabbrica italiana contadina apre a Bologna in questo post il racconto della giornata trascorsa alla scoperta, in anteprima, del parco agroalimentare più grande al mondo.
Una settimana prima dell’apertura al pubblico di Fico: la fabbrica italiana contadina, stampa e blogger siamo stati invitati a partecipare a una visita guidata alla scoperta di questo immenso parco, che si propone come struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’agroalimentare italiano.
Fico nasce dall’idea di Oscar Farinetti di creare un centro che diventi una permanete attrazione turistica, un luogo, una vetrina in cui raccogliere l’eccellenza del made in Italy agroalimentare e mostrarlo al mondo. Fico si propone anche come un ambiente dove insegnare: vari percorsi infatti sono previsti per gli studenti delle scuole. Tanti sono anche i corsi ai quali è possibile partecipare, e che spaziano dalle lezioni per imparare a fare la sfoglia o il formaggio, alle lezioni per scoprire tutti i segreti della vita delle api o della food photography, fino a percorsi tematici alla scoperta della filiera della carne o dei corsi sul giardinaggio.
Fico quindi non è solo un parco dove acquistare prodotti italiani Fico è un expo in miniatura, è il parco giochi del cibo. Con i suoi 10 ettari di superficie, dedicati alla biodiversità e all’arte della trasformazione del cibo italiano, il parco, progettato dall’architetto Thomas Bartoli, permette di conoscere le meraviglie della biodiversità italiana, e di fare un viaggio alla scoperta della nostra agricoltura e della trasformazione alimentare che ha reso celebre l’Italia nel mondo.
Tutto ciò è possibile attraverso:
- 2 ETTARI di campi con 2.000 cultivar e stalle all’aria aperta con 200 animali.
- 8 ETTARI coperti con 40 fabbriche di alimentari in funzione, che producono gli ingredienti più celebri della tavola italiana; oltre 40 luoghi ristoro allestiti e animati, bar e chioschi di cibo di strada e ristoranti stellati; 9.000 metri quadrati di botteghe e mercato con il meglio dei prodotti e del design per la buona tavola; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 grandi “giostre” educative in funzione, per far sperimentare e conoscere i segreti del fuoco, della terra, del mare, degli animali, delle bevande e del futuro; A completare il tutto un centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema e una Fondazione con 4 università.
- Dalla Stazione centrale di Bologna, poi, degli autobus dedicati, permetteranno ai visitatori di raggiungere il parco in 20 minuti. All’interno del parco, un trenino che segue il percorso esterno permetterà di visitare tutto il parco e delle biciclette celesti a tre ruote permetteranno di fare la spesa muovendosi nella pista ciclabile interna.
Nella giornata di presentazione siamo stati accompagnati in questo viaggio nell’agroalimentare italiano dal “campo alla forchetta” attraverso una visita guidata al parco dal team di Fico i cosiddetti “ambasciatori della Biodiversità”. Ci siamo divertiti ad imparare all’interno delle 6 Giostre educative. Abbiamo assistito ai laboratori delle varie fabbriche contadine apprendendo i segreti della pasta, fatta a mano e a macchina, abbiamo visto l’olio uscire dal frantoio, e i segreti della produzione delle caramelle; Nei vari chioschi e punti ristoro abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare i prodotti delle aziende che fanno parte del grande progetto, nell’area all’aperto abbiamo visto gli animali e il campo in che piano piano sta prendendo forma.
Nel video qui sotto un riassunto di questa giornata attraverso le immagini.
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